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MARV – rimozione delle barriere fisiche e cognitive, Gradara

MARV – rimozione delle barriere fisiche e cognitive, Gradara

PROJECT DETAILS

 

 

Client : COMUNE DI GRADARA

Location : Palazzo Rubini Vesin, Gradara

Structural project: ing. Fabio Gessi

Electrical system project: p.i. Marco Conti

Mechanical system project: ing. Gabriele Di Giuli

Date:

  • PROJECT FOR THE CALL  AUGUST 2022
  • EXECUTIVE PROJECT AUGUST 2023

PNRR MIC3-3

Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei e luoghi della cultura

Gradara, in passato borgo fortificato ed inaccessibile, è ad oggi un’ amata meta turistica, con ogni anno di centinaia di migliaia di visitatori che ne hanno fatto, anche grazie all’ importante flusso di visite scolastiche, uno dei luoghi più visitati d’Italia (il 25°, secondo la classifica ministeriale del 2021). 

Tali numeri sottopongono i luoghi di maggiore interesse del borgo tra cui il MARV a forti sollecitazioni in termini di fruizione e accoglienza, con negli ultimi anni una sempre maggiore urgenza di adeguare le strutture ricettive, rendendole più accessibili e aperte a ogni tipologia di visitatore.

Seguendo quest’ ottica nel 2015 il borgo aderisce al “Manifesto della Cultura “accessibile a tutti”  promosso dal dipartimento educativo del Castello di Rivoli (TO). Seguono alcune azioni mirate tra cui l’ adozione del software SMART (Software for Museum and Art), che fa di Gradara il primo castello in Italia ad attivare un servizio di visita guidata assistita. È finora mancato, un disegno organico degli interventi e, soprattutto, una serie di adeguamenti strutturali non ulteriormente rimandabili, anche considerato l’ incremento di flussi legato alla nomina della vicina Pesaro a Capitale Italiana della Cultura 2024. 

Il cuore delle azioni da intraprendere è il MARV quale nuovo punto di accesso al borgo, con la piazza sul retro ed il collegamento diretto con l’ esterno della cerchia muraria. Accentrandovi i servizi essenziali (bagni portatori di handicap; defibrillatore; spazio dedicato a grandi disabili; fasciatoio e area dedicata ai bambini da 0 a 3 anni; sale didattiche; punto ricarica mezzi elettrici e carrozzine; shop accessibile ai portatori di handicap; ambienti climatizzati e deumidificati), il museo diventerà una struttura ricettiva plurale, aperta a flussi esterni (turisti, visitatori) ma anche interni (comunità, guide, staff e operatori). Le collezioni d’ arte cittadine tornano a essere parte integrante e pienamente accessibile del percorso di visita.